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Indispensabile in cucina 3

Qual’è la ragione principale per la quale i bambini non mangiano volentieri il pesce, e adorano invece i bastoncini?

Esatto! Avete indovinato! Le lische!

Quanti di voi hanno vissuto, o almeno sentito raccontare da amici e parenti, il famoso trauma infantile della lisca di pesce conficcata nell’ugola?

Eppure la soluzione è così semplice e a portata di mano:

la Fischgrätenpinzette.

Il germanismo in questo caso non è casuale, visto che in italiano non esiste una parola per questo oggetto.

Già che ci siamo potremmo proporne uno tipo ittiopinzetta o estrailische.

Avete suggerimenti in proposito?

Torniamo all’attrezzo in questione, la sua essenzialità e semplicità unite all’efficacia ne fanno uno strumento indispensabile in ogni cucina.

Il suo uso si limita all’estrazione delle lische sporgenti dopo l’operazione della sfilettatura:

Praticamente con un coltello affilato si separano i filetti dalla lisca centrale

Dopodichè, con il ditino passate sul filetto e sentirete sporgere delle lische superstiti

Queste vanno ora estratte con l’apposito attrezzo:

In assenza del quale ci si può eventualmente aiutare con la pinza da elettricista…

…e adesso non ci sono più scuse bambini!!!

Mangiate il pesce!!!!!

Fugu

Vi è mai capitato di mangiare un fugu?

Probabilmente no.

Il fugu è una specie di pesce palla, che in Giappone è una sorta di status symbol. Chi si può permettere di mangiare fugu sono solo i ricchissimi. Ma perchè?

Il fugu contiene un sacco di Tetrodotoxina, soprattutto nella pelle, nelle branchie, negli occhi, nel cuore, nella milza, nel fegato, ecc… Questo veleno è circa 30 volte più potente della stricnina. 10 nanogrammi sono già mortali. La preparazione di questo pesce può perciò essere eseguita solo da un Maestro di Fugu.

Per questo il fugu è vietato in Europa, nei ristoranti ovviamente. Nulla vieta però di prepararlo a casa, anche se ogni anno si registrano diverse dozzine di decessi dovuti a fogu non preparati da Maestri.

In esclusiva per voi dunque le istruzioni (se vi può confortare, io non l’ho ancora provato):

Prima di tutto il fugu deve essere ancora vivo, o quasi, poi gli si deve tagliare via la testa.

Ora possiamo togliere la pericolosa pelle cuoiosa, preferibilmente in un colpo solo (vedi filmato).

Per avere adesso i filetti di carne (che sono l’unica parte non mortale) bisogna estrali dal fugu facendo attenzione a non toccare con il coltello le varie interiora, comprese le eventuali uova.

I filetti vengono poi tagliati a “sashimi” e guarniti con carote, rape, salsa di soja, wasabi (rafano colorato di verde) e mirin (vino di riso).

Se invece avete un vicino di casa fastidioso, invitatelo ad una grigliata di pesce, e mettete il fugu così com’è sulla griglia. Un successone!