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Precisazioni

Il quotidiano La Repubblica riporta nell’edizione online una notizia che abbisogna di un approfondimento, o meglio vorrei precisare alcune cose per i lettori più frettolosi, che dell’articolo captano solo il lato sensazionalistico.

Articolo

Si parla di una “classifica” dei piatti più bizzarri al mondo.

Va da sè che bizzarro è un termine molto, ma molto relativo, quando si parla di cibo. Ma in questo caso di bizzarro trovo solo l’autore della classifica.

Vediamo un po’…al primo posto:

Sanguinaccio di maiale taiwanese

Beh, devo dire che mi sembra molto più appetibile del sanguinaccio italiano o della Blutwurst tedesca…resta sub-judice il giudizio organolettico…

Secondo posto: polpetti vivi in salsa (Korea)

Chiunque di voi abbia mai fatto un giretto a Bari e dintorni, avrà sicuramente provato gli allievi appena pescati…non sono polpetti, ma piccole seppie, …ancora vivi sono praticamente irresistibili.

Terzo posto: cavallette ugandesi

E qui, lasciatemelo dire, ma lo sanno anche i bambini, che le cavallette migliori del mondo si mangiano in Thailandia!!!

Quarto posto : il piccione

Ecco, a questo punto volevo smettere di leggere l’articolo! Ogni spiegazione è superflua.

Quinto posto: il Durian

Ma quanto bisogna essere ignoranti per mettere il Durian in questa lista?

Il frutto più buono dell’universo! La perfezione della natura fatta frutto!

Si percepisce il suo profumo già ad una distanza di 2 chilometri, e non ti dai pace finchè non riesci ad averlo aperto, per affondare le dita nella sua cremosità sensuale, mangiarlo e leccarti i polpastrelli.

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Sesto posto: Lutefisk

Qui credo che l’autore si sia lasciato indispettire più dalla preparazione che dal piatto stesso.

Il merluzzame in questione non è malvagio, nè ha un aspetto particolarmente bizzarro…

In Norvegia ne vengono mangiate circa 3000 tonnellate l’anno, e se vi capita di visitare clienti norvegesi, non avete praticamente scampo, sarà la prima cosa che vi faranno assaggiare, a cena.

Settimo posto: larve di falena australiane

Ok, ammetto, per la sciura Pina di Vigevano, questa pietanza potrebbe rientrare tra le più bizzarre del pianeta, ma rimango sempre dell’opinione che molta più gente a questo mondo trovi più bizzarro un “4 salti in padella findus”…

Ottavo posto: Vino al serpente vietnamese

Già chiamarlo vino… Voglio dire, chiamalo liquore, pozione, brodaglia…ma vino…

Poi, tra tutti queste divertenti bevande asiatiche, sicuramente indispensabili per combattere l’alopecia e le disfunzioni erettili, io avrei scelto quella con i feti di topo… se proprio proprio…

Nono posto: l’asino

Decimo posto: lo struzzo

A questo punto della lista, anche la solerte giornalista di Repubblica, colta da irrefrenabile patriottismo, non può che citare le specialità regionali italiane, e le qualità della carne di struzzo, ormai allevato in grande stile anche in Italia.

Dite un po’, non è che avete qualche suggerimento?

Krung Thep Mahanakorn Amornrattanakosin Mahinthara Mahadhilokphob Nopparatratjathani Burirom Udomratjanivet Mahasathan Amornpimarn Auwatharnsathit Sakaraya Vishnukarmprasit

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Arrivo!

Illusioni ottiche

Vengo spesso rimproverato di non cucinare abbastanza “kindgerecht”, cioè pietanze che nell’immaginario comune, vengono associate ai bambini.

Cito come esempio i bastoncini di pesce, ma la lista è molto lunga…

Avendo due esemplari della suddetta specie, vi giuro che ho avuto modo di sperimentare per anni arrivando alla seguente conclusione:

I bimbi mangiano tutto!

Basta ingannarli!!! Sia a parole che alla vista.

Ricordo ancora con affetto, quando mia mamma, per farmi mangiare il fegato che ai tempi era considerato assai sano, lo ritagliava a forma di paperelle dicendomi che erano piccole anatre.

Per farvi capire meglio ho un esempio pratico che risale allo scorso autunno.

Come spesso accade, nel frigorifero c’erano cibarie varie che dovevano essere usate.

Ci penso su un po’, e decido che riesco a usare quasi tutto se faccio un curry di pollo alla sudafricana, e dei finferli in salsina allo scalogno. Il tutto con del riso basmati, e una manciata di mangetout, avanzati dal giorno prima.

Ora si pone il classico problema: lo mangeranno le pesti? O devo fare una pasta al pomodoro a parte?

Decido che DEVONO magiarlo, e rinuncio alla generosa spolverata di peperoncino thailandese fresco, che avrei sicuramente messo nel curry (ne metto solo poco poco per assuefarli dolcemente).

Ora viene l’illusione…nel piatto metto i mangetout intorno al riso, modellato a colonna per dividere il curry dai funghi, e dichiaro il tutto come isola tropicale…

Non avete idea con di quanto gusto se lo sono divorato…

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Lancia

Vorrei spezzare una lancia a favore di un pasto bistrattato dagli italiani, altrimenti così premurosi in campo gastronomico:

la colazione

È scorretto generalizzare parlando di 60 milioni di persone, ma la colazione dell’italiano medio si presenta così:

Presa di fretta al bar, leggendo la bibbia rosa.

Per quanto riguarda l’italiana media abbiamo due situazioni: al nord si sparano un müsli:

Al centro-sud il caffellatte con i biscotti:


E lo chiamate pasto???

Ma insomma! In un paese dove  abbiamo il Biroldo della Garfagnana e la Robiola di Roccaverano, dobbiamo ridurci a bere un caffè in piedi, e lavorare tutto il giorno???

Mi dispiace dirlo, ma dobbiamo prendere esempio dai nostri coinquilini sul pianeta, e cominciare la giornata come si deve…

Io personalmente non ho una colazione fissa, essa varia da stagione a stagione, dall’ispirazione, e naturalmente dal tempo a disposizione.

Di questi tempi per esempio, oltre al caffè, mangio un piccolo pezzo di torta, un uovo alla coque, pane con burro al fleur de sel, piccole uova di lompo, insalata di aringhe con bietola rossa, una spremuta di arance moro, un croissant con formaggio e prosciutto e un po’ di frutta. Non essendo proprio stagione di frutta, la scelta è limitata a mele pere e banane, ma stanno per arrivare tempi migliori.

Se sono di vena dolce mi faccio anche fette di pane con burro (senza sale) e marmellata. Lamponi o arance.

Ma questo è solo un piccolo repertorio delle cose buone che si possono mangiare per entrare in sintonia con il mondo, appena usciti dal sonno…evito la lista per non tediarvi.

Ci sono anche alcune cose che evito…non sono un amante del Bacon per esempio, e non mi piacciono neanche i salsicciotti inglesi a colazione, ma da oltremanica ho imparato ad apprezzare i funghi, i pomodori al forno e i Hash Browns.

È inutile dire che adoro anche colazioni orientali, con zuppa,  nasi campur, una catervata di Rambutan, e un Durian per finire.

Non mettete freni alla vostra fantasia, e ricordate che una giornata iniziata bene è già a metà dell’opera…

Mettiamoci anche due coccole prima di alzarci, e siamo già a tre quarti…


Gulai kepala ikan

Molto diffuso nei paesi del sud est asiatico è il Gulai kepala ikan, praticamente un curry di teste di pesce.

Molti di voi avranno già notato che nelle teste di pesce è racchiusa la quintessenza del sapore stesso, tant’è che vengono usate, insieme alle carcasse, per creare dei bouillon senza pari.

Potete dunque immaginare che spettacolo possa divenire un curry cucinato con teste di pesce…

Per la ricetta della settimana ho dunque scelto una variante particolarmente appetitosa, quella achenese:

Servono:

 3 teste di pesce belle grandi, tagliate in due
 1 lime
olio q.b.
 foglie di curcuma
 2 bei lemongrass
 foglie di lime
 600 ml latte di cocco (ottenuto da una noce di cocco grattugiata)
5 peperoncini rossi freschi tagliati in due
5 peperoncini verdi freschi tagliati in due
3 tamarindi canditi

10 scalognetti
4 spicchi d'aglio
pepe q.b.
5 kemiri macinati
1 radice di galangal
1 radice di curcuma
1 radice di zenzero
sale q.b.

Buon appetito

Rendang

A Xeena serve una ricetta veloce per oggi a pranzo.

Le ho promesso il Rendang, ma siccome sono bastardo, (e oggi ho poco tempo per tradurla), la posto in lingua originale:

Link ricetta

Ricetta:

Sebentar lagi lebaran, disuasana ini setiap keluarga berbenah dan bergembira menyambut hari berbahagia tersebut.
Diantaranya dengan menyiapkan aneka macam masakan untuk keluarga dan kerabat.
untuk melengkapi keceriaan dalam keluarga, lewat blog ini saya hadirkan resep membuat masakan Padang yaitu Rendang.
selamat mempelajari.

Bahan :

  1. 1 kg Daging sapi (potong kecil-kecil)
  2. Kelapa 2 butir
  3. Bawang secukupnya
  4. Pala
  5. Dasun Tongga (kerdamunggu)
  6. Daun Kunyit 3 lembar
  7. Serai 10 centimeter, memarkan
  8. Daun salam 4 lembar
  9. Cabe 1 ons (atau secukupnya)

Membuat Bumbu :

  1. Parut kelapa.
  2. Kelapa yang diparut pisahkan satu genggam atau beberapa gram untuk di Oseng.
  3. Oseng kelapa sampai kekuning kuningan dan berbau harum.
  4. Kelapa yang di oseng dihaluskan sampai keluar minyak dan encer(digiling pada batu gilingan jangan diblender untuk mendapatkan cita rasa yang khas Sumatera Barat). Setelah halus pisahkan dalam mangkok.
  5. Sisa kelapa yang lain di peras, pisahkan antara santan kental dan encer.
  6. Giling cabe, kira-kira cabe hampir halus giling juga bawang, pala, dasun tongga sampai halus. Setelah halus pisahkan dulu dalam mangkok.

Mulai memasak :

Siapkan semua bumbu didalam kuali, masukkan daging, Aduk sampai rata.

Setelah daging dan bumbu bersatu, tambahkan santan kental,dan masak pada api yang sedang.

Aduk terus kuah jangan sampai pecah. Setelah mendidih tambahkan santan encer sisanya.

Aduk terus sampai berminyak, sampai tahap ini rendang sudah siap untuk disajikan layaknya gulai pada masakan padang yang lain.

Pada rendang ada cirikhasnya yaitu dengan warna yang coklat kehitam-hitaman, ini akan didapat jika rendang sudah dipanaskan beberapa kali.

Estimasi lama memasak : 2 jam.

Selamat mencoba dan,

Jangan lupa ngajak-ngajak makannya kalau udah matang

Sorpotel

Se è vero che si mangia anche con gli occhi, non vi verrebbe voglia di tuffarvi subito nel piatto raffigurato qui sopra?

Se la risposta è affermativa, allora siete pronti per cucinarvi un bel Sorpotel per il fine settimana.

Il Sorpotel è un piatto per le grandi occasioni che si prepara a Goa, un ex colonietta portoghese sulla costa occidentale dell’India.

Nessun altra pietanza racchiude meglio del Soprtel le diverse influenze gastronomiche che hanno plasmato la cucina goana.

Intanto procuratevi:

1 kg di maiale disossato

1 fegato di maiale, 1 cuore, 1 lingua, 2 reni
½ litro d’acqua
12 peperoncini rossi secchi (possibilmente dal Kashmir)
12 grani di pepe
12 spicchi d’aglio
1 bel pezzo di zenzero
1 cucchiaino di semi di cumino
8 chiodi di garofano
2 pezzi di cannella
½ bicchiere di aceto
olio vegetale q.b.
1 spruzzata di coconut feni
sale q.b.
6 peperoncini verdi freschi
4 cipolle medie

Adesso, lavate tutta la carne e lasciatela bollire con l’acqua, a coperchio chiuso, per 20 minuti. Poi tagliate il tutto a cubetti. Mi raccomando, tenete da parte l’acqua di cottura.

Ora se avete un bel mortaio grande, metteteci tutte le spezie, esclusi i peperoncini verdi e la cipolla. Se non ce l’avete…usate la moulinette. Metteteci anche l’aceto, e pian piano si formerà una pasta eccezionale!

Adezzo in un Tigelam (o una bella pentola) fate scaldare l’olio e passateci i cubetti di carne per una bella rosolata.

Aggiungete la pasta ottenuta poc’anzi, e cuocete il tutto per 5 minuti. Regolate di sale, aggiungete il Feni, l’acqua di cottora della carne, la cipolla tritata e i peperoncini verdi a rondelle.

Lasciate cuocere per almeno 45 minuti, et voilà il vostro Sorpotel l’è bello che cotto.

Ma attenzione, il Sorpotel diventa più buono due o tre giorni dopo la cottura!!!

Da mangiare assolutamente insieme a dei Sannas, che sono delle tartellette di riso.

Buon appetito!

Rafflesia

Non so perchè, ma oggi mi è venuto in mente il fiore più grande del mondo, che vidi tanti anni fa nei pressi del lago Maninjau. Non ha molto a che fare con il cibo, e non è nemmeno commestibile. Ha però la particolare caratteristica di puzzare di cadavere, il che attira un sacco di insetti. Una pianta straordinaria!

La pianta si chiama Rafflesia, in onore di sir Raffles, che la scoprì nel 1818. Credo che anche l’Hotel Raffles di Singapore sia a lui dedicato. E qui apro una parentesi.

Questo Hotel, quasi impagabile, merita comunque una visita almeno al bar, perchè qui, nel 1915, un barista di nome Ngiam Tong Boon, ha creato il Singapore Sling. Il cocktail in questione si beve ancora oggi, ma pochi lo fanno come si deve…

…e se proprio vi capita di andarci in questo periodo, dovete assolutamente assaggiare (e comperare per casa) i mooncakes.

Sono dolci  della tradizione cinese. La leggenda vuole che servirono per recapitare messaggi segreti durante la liberazione dai mongoli. Vengono fatti solo per le festività autunnali, e sono strepitosi. Ce n’è di diversi tipi, con noci di vario tipo, tè verde, durian, semi di loto, uovo, doppio uovo, ecc…

I miei preferiti sono quelli al durian:

Quelli dell’Hotel Raffles te li porti via in una elegante scatola di latta:

Roba da muridi

Un’ importantissima notizia dall’università di Bayreuth, in Germania, riportata anche dal corriere della sera. Scovato in Malaysia un topo che beve l’equivalente di 9 birre al giorno!

Trattasi del Ptilocercus lowii.

Il piccolo muride beve tutti i giorni il nettare alcoolico (3,8 %) di una palma particolare.

Che sia la stessa del tuak?

Ecco anche un simpatico filmato.

Buon fine settimana!

Io sarò con le due pesti in un Piratencamp, e fino a domenica mi chiamerò Barracuda Jim. Cose che capitano.

Doping

Questa settimana in Baviera finisce la scuola e posso finalmente iniziare il conto alla rovescia. Oggi siamo a meno 23 giorni. Ormai ho visioni mistiche del mare,  delle spiagge, ma soprattutto del casu marzu e del porcetto. Devo anche assolutamente provare il cannonau “buio buio” che mi ha consigliato Melania.

Nel frattempo però iniziano le Olimpiadi di Pechino, e una notizia mi ha colpito in particolare.

Le autorità cinesi hanno consigliato alle federazioni straniere di portarsi dietro la carne di maiale per gli atleti, in quanto mangiando quella locale ci sono alte probabilità di finire positivi ai controlli antidoping.

Saranno delle Olimpiadi troppo divertenti: