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Changsha

Con immenso interesse ho seguito una trasmissione televisiva dedicata al ristorante più grande del mondo.

Si trova a Changsha, ovviamente in Cina.

Hanno detto che si chiama West Lake Restaurant, ma probabilmente, se ci volete andare, dovete cercare il suo nome cinese, ovvero Xihu Lou Jiujia.

Come potete evincere da questo stralcio del documentario, il ristorante ha 5.000 coperti, ci lavorano 300 cuochi, e vengono usati 1.000 KG di peperoncino alla settimana!!!

Non riesco a embeddarlo…cliccate qui!

Ma è la specialità della casa che mi ha colpito particolarmente:

il pesce fritto, ma vivo, con salsa hot & sour.

Ricci

La stagione della pesca ai ricci sta per finire!

Da Aprile li lasceremo prolificare tutta un’estate, e gli ignari bagnanti potranno godere dell’ impareggiabile sensazione di benessere che si prova a calpestarne uno.

Mi sovvengono ricordi di quando, giovane ed affamato, scendevo in acqua sempre equipaggiato di coltello e limone, per mangiarli subito, senza dover aspettare di tornare a riva.

Smettete dunque di considerarli degli inopportuni coinquilini degli scogli da voi frequentati, e rimanete fedeli alla linea di pensiero: “se non puoi sconfiggere un nemico, mangialo!”

Vi basterà seguire alcune semplicissime regole pratiche.

Prima di tutto un’importante nozione biologica.

La parte edibile dei ricci di mare è presente solo negli esemplari femminili, trattandosi delle gonadi.

Come prima regola, scegliete dunque solo ricci femmina!

Non avendo ghiandole mammarie, sembrerebbe difficile riconoscerli, ma per fortuna sono di un colore molto più rossiccio dei maschi (che tendono al nero), indi facilmente riconoscibili.

Poi a seconda di quanta fretta avete dovete in qualche modo aprirli.

Se siete ancora in acqua, adagiate il riccio sul palmo della mano e date un colpo molto veloce con il coltello, in modo che il riccio si apra, ma le spine non si conficchino nella vostra mano.

Se siete a terra potete anche aprirli con una forbice in maniera circolare, da sotto, affinchè si presentino poi così.

Ciò che si mangia è, come abbiamo detto, l’apparato riproduttivo femminile, che sarebbero poi le parti arancioni:

Al naturale, o con un po’ di limone, mangiati con un cucchiaino, è come li preferisco io.

Nulla vieta però di raccogliere il tutto da una dozzina di ricci e farne un condimento per gli spaghetti.

A tale scopo consiglio di fare la pasta come se si trattasse di un aglio-olio-peperoncino, e di aggiungere i ricci crudi alla fine con una manciata di prezzemolo.

Royaume du Maroc

Ebbene si! In Marocco si mangia bene!

In una settimana non ho potuto vedere moltissimo, ma a Tafraoute ho mangiato una Tajine eccezionale, di agnello con fichi, datteri, mandorle, ecc…Ecco due foto di Tafraoute:

Poi sono andato a Ouled Berhil, dove ho dormito e mangiato in una antica residenza di un Pascià. Ecco la sala da pranzo:

…e il giardino, pieno di pavoni:

Poi ho preso la strada del Tiz’n Test, un passo a 2200 metri:

Per poi arrivare finalmente a Marrakech!!!

Dove dopo essermi lavato nel bagno del Riad Eden…

Ecco il patio del Riad:

…sono andato a mangiare in piazza Jameel el fna:

Non so se lo sapete, ma a Marrakech è pieno di cicogne:

poi prima di lasciare la città mi sono concesso una “porcata”, un insalata di astice:

…giusto per prepararmi all’ultima tappa: Essaouira.

La spiaggia…non molto frequentata…

Qui il Riad era così:

Il bagno:

Il letto:

Essendoci un sacco di pescatori, si mangia ovviamente pesce:

bei granchi:

…e grasse murene:

…e adesso sono a Zurigo e nevica che dio la manda… mondo bastardo!

Roba da muridi

Un’ importantissima notizia dall’università di Bayreuth, in Germania, riportata anche dal corriere della sera. Scovato in Malaysia un topo che beve l’equivalente di 9 birre al giorno!

Trattasi del Ptilocercus lowii.

Il piccolo muride beve tutti i giorni il nettare alcoolico (3,8 %) di una palma particolare.

Che sia la stessa del tuak?

Ecco anche un simpatico filmato.

Buon fine settimana!

Io sarò con le due pesti in un Piratencamp, e fino a domenica mi chiamerò Barracuda Jim. Cose che capitano.

Moleche ripiene

moleche.jpg
In Primavera tornano le Moleche! Il periodo esatto si saprà fra un paio di settimane, ma è certo che tra Aprile e Maggio ci saranno di nuovo le moleche.
Perchè gioisco di ciò? Perchè essendo pigro e goloso, le moleche rappresentano per me la quintessenza della cucina: sono l’unico cibo che si fa il ripieno da solo!
Le moleche sono dei simpatici granchietti che vivono dalle parti di Venezia. I veneziani, sicuramente non privi di spirito di osservazione, hanno notato che nel suddetto periodo i granchietti sono in muta e cambiano il carapace. Vengono distinte diverse fasi: granzo matto, granzo bon, spiantano, capelùo, moleca e mastruzo.
Fino al capelùo hanno ancora il vecchio esoscheletro, i mastruzi ricominciano a calcificare quello nuovo. Le moleche sono belle molli, senza parti dure.
Si comperano vive, si mettono in una terrina, un secchio, una vasca da bagno, dipende quante ne avete, e si da loro un bel trito misto di ciò che vi piace. Di solito uova sode, sale, io ci metto degli asparagi. Le moleche si abbufferanno, e quando sono sazie vengono infarinate e tuffate in olio bollente. Et voilà, le moleche ripiene!