Archivi del mese: gennaio 2009

Consigli pratici in cucina 1ª puntata

Quante volte vi è successo di voler cucinare qualcosa di nuovo, esservi procurati tutti gli ingredienti, per poi accorgervi che non sapete come preparare la materia prima?

Personalmente mi è accaduto molto spesso, e ho sempre dovuto improvvisare, con risultati legati al caso e all umore degli astri.

Facciamo un esempio banale: trovate da qualche parte un’interessante ricetta per insalata tiepida di fagioli e moscardini.

In genere la ricetta glisserà sulla preparazione dei cefalopodi, e troverete scritto: pulite i moscardini.

Ora i casi sono due, o sapete che bisogna togliere il becco, o vi toccherà stupirvi della consistenza della vostra insalata ad ogni boccone.

Per evitarvi lunghe ricerche in materia ho dunque pensato di riassumere su questo blog alcune procedure che vi saranno senz’altro utili nella Vostra futura carriera culinaria.

Oggi iniziamo con un classico.

Come faccio a spellare e pulire un serpente?

Le immagini a contorno provengono da wikihow e riguardano un serpente a sonagli, ma la procedura vale per tutti i serpenti.

Per prima cosa bisogna tagliare via la testa!!!

Soprattutto se non sapete di che serpente si tratta, la testa è la prima cosa che va tagliata, se non altro per essere sicuri di aver eliminato eventuali veleni.

Ricordatevi che un serpente può mordere anche da morto, se ucciso da poco tempo…

Bene, ora lavate accuratamente il serpente sotto l’acqua corrente.

Ora incidete la pelle (solo la pelle!!!) , al centro della pancia, da dove c’era la testa fino alla coda. (se è un serpente a sonagli, solo fino al sonaglio).

Adesso tirate la pelle esercitando una tensione più o meno costante, per evitare strappi. Dovrebbe venire via dalla carne con relativa facilità. State attenti a levare solo la pelle, lasciando intatta la membrana sottostante!

Quando arrivate alla cosiddetta cloaca (e potete immaginare cosa sia), dovete stare attenti, e tagliare la pelle intorno all’orifizio, per poter proseguire senza fastidiosi strappi.

Po essere che in prossimità della coda, dove ci sono spesso muscoli particolari, la pelle sia più dura da tirare…aiutatevi con il coltellino!

Ecco spellato il serpente! Adesso bisogna pulirlo dalle interiora, cosa facilissima. Basta tirarle fuori con le dita, così come lo fareste con un’ aguglia, o un’anguilla.

Ma attenzione!!! Partite sempre dalla parte della testa, e quando arrivate verso la fine dell’apparato digerente, procedete con cautela.

I secreti presenti in quel tratto potrebbero fuoriuscire e rendere meno appetitosa la carne!!!

Per finire passate ora il serpente sotto l’acqua corrente per eliminare resti di sangue e interiora; con un coltellino affilato togliete membrane e grasso superflui dall’esterno…

…e pronto è il Vostro serpente!!!

Ora potete tagliarlo in tranci o come richiesto dalla Vostra ricetta.

Buona cottura!!!

Zuppa di uova di formica laotiana

Avevo già sentito parlare di uno dei piatti tipici del Laos: la zuppa di uova di formiche. Ma non pensavo che avesse addirittura ispirato il titolo di un libro: questo.

Non l’ho ancora letto, ma credo si tratti di una specie di diario di viaggio di una golosona, tale Natacha Du Pont De Bie, che scrive di viaggi sul “The Guardian” in UK.

Adesso è inverno, ma d’estate, quando sollevo i sassi  che ho in giardino, per delimitare le aiuole, ci sono sempre etti di queste uova sotto.

Perfetto!

Ho dunque cinque mesi di tempo per procurarmi il libro, sperare che ci sia la ricetta, e predere così due piccioni con una fava: provare il mitico piatto laotiano, e sbarazzarmi delle fastidiose formiche in giardino.

Se non dovesse riuscirmi, mi tocca fare le ferie in Laos quest’estate, sempre che la mia dolce metà e i due quartini siano d’accordo…

Speriamo in bene!